Non è bastato il 118 esimo compleanno del Milan a cambiare la storia e cancellare la tradizione triste del diavolo a Verona.
Invece che festeggiare i 118 anni, qui c’è da chiamare con urgenza il 118 per un check up completo: atletico, di corsa e di contropiedi!
Sarebbe dovuta essere la partita della continuità e della svolta … fatto nuovo per i rossoneri ma è di nuovo buio pesto.
Ogni volta che si preannuncia la possibile risalita milanista affiorano paure e ansie da psicanalisi. Come se inanellare qualche vittoria di fila fosse un sacrilegio… e la testa rimanesse ancora prigioniera di dubbi.
Neanche l’atmosfera natalizia ha dato la sveglia a una squadra che, sotto di un gol, non trova di meglio che andare a fare compagnia a Romeo.
Gemellaggio improvvisato Hellas Udinese nel week end ?
I giocatori rossoneri sembrano dei “Babbi Natale” che regalano da uno stadio all’altro gol e partite, per il miglior uso e consumo agli avversari. Ma tirarsi il pallone sui piedi può diventare assai pericoloso.
Assistiamo, nostro malgrado, alla versione 2.0 della “Tela di Penelope”.
Intanto la macchina del tempo procede inesorabile e i risultati del campo sono denaro per la società. Se però non arrivano, la risalita dall’inferno sarà ancora più lunga e complicata.
Nel melanconico momento in cui Kakà saluta il calcio giocato, verrebbe voglia di fare un back in time a quel periodo che sembra lontano anni luce. Ma non si vive di sole nostalgie: il futuro incombe.
Kakà, cuore rossonero, ha fatto la sua epoca, ma in campo potrebbe ancora dire la sua senza sfigurare. Ora quello che passa il convento non rende quanto è stato pagato solo pochi mesi fa e c’è sempre più confusione da Milanello alla Cina.
Gli occhi a mandorla presidenziali saranno consapevoli della situazione rossonera ?! Da un presidente – esternatore a un presidente… chi l’ha visto!
L’illusione estiva ha lasciato il tempo che trova e ora solo sconforto e preoccupazione fanno rima con Natale.
Meno incubi, più sogni…
Incubo anche per i tifosi, che ci sentiamo piccoli e andiamo con la testa in giù come diavoletti senza pace, quando finirà, chi lo sa, forse babbo natale lo saprà…