La vittoria cercata e firmata da Rino: Milan on fire

Finalmente San Siro riaccoglie a secchiate  il suo popolo!

Catapultata dal mite clima pugliese all’umidità della city, sembra di essere su un altro pianeta.

Cosa non si fa per vivere  Milan – Roma il 31 agosto ?! Si dribblano code e contro esodo da rientro, tuffandosi direttamente sugli spalti.

Tra lo “stagista” Kakà in tribuna e la coppia Leonardo – Maldini, sembra di essere tornati indietro di un’epoca. Ne vedremo delle belle. La scuola di Carletto procede a gonfie vele, con allievi sparsi in più ruoli e più zone d’Italia.

Milan Roma è il vero battesimo del nuovo Milan, la notte delle stelle.

La Roma nel primo tempo ha bigiato? Pallino del gioco univoco ad opera dei coraggiosi Gattuso boys.

Milan bello ma poco incisivo nel primo tempo.

Lupus in bambola.

Ma era scritto che non sarebbe finita 1 a 0, dopo il richiamo ufficiale per gli alunni gialli. Simo aveva intuito che, senza fare il secondo gol, avremmo rischiato di uscire con le ossa mezze rotte.

Certo che il Pipita ha un piedone da gigante: madre natura ha esagerato non pensando alla tecnologia del VAR! Se solo giocasse a piedi nudi! Illusi esultanti per 30 secondi, dobbiamo aspettare il minuto 95 per liberare la rabbia e l’adrenalina accumulata.

Con la VAR non si sa più se e quando esultare: ah le emozioni della tecnologia!

Il comandante Rino incita: Andiamo al Laxalt della Roma ! Cambi offensivi per vincerla.

Che veloci palla al piede le treccine e il biondino.

C’è chi mette Santon e chi Castillejo e Cutrone…  Qualche differenza nella gestione della partita?!

La panchina, questa sconosciuta nelle ultime stagioni, torna ad essere il quid in più,  la bacchetta magica vincente.

C’erano le notti di Champions League, per citare una partita a caso Milan Ajax del 23 aprile 2003. Non vivevamo una serata così elettrizzante da quei giorni. Al foto finish allora Pippo – Tomasson, ora Higuain – Cutrone. Il primo blu all’improvviso è una bolgia. Un boato pazzesco: San Siro in estasi. Abbracci a cercare gli amici sugli spalti.  Delirio puro.

“Noi felici perchè Gattuso sarebbe andato a letto felice”,commenta a caldo Giorgio.

I ragazzi sotto la Sud a festeggiare una vittoria cercata e meritata. Il pari non sarebbe stato corretto.

I tre punti sono fondamentali psicologicamente pre sosta nazionale.

Assist man al bacio, con un colpo da biliardo nel finale, non il più morto che vivo Suso, ma Higuain. Cutrone killer letale gusta il cioccolatino omaggiato da Gonzalo. Patrick con le gambe che non tremano, è freddo come un iceberg. Sulle orme di “provvidenza” Massaro…

Dagli spalti del secondo anello blu l’amica Silvia racconta “Poi, in una notte piovosa e fresca di fine agosto, quando ormai pensi di arrenderti all’autunno, come un colpo di coda dell’estate arriva Cutrone”.

Il Pipita poteva sembrare stanco e invece è lucido come un pavimento fresco di cera. Quel 9 che fa salire la squadra, che attira su di sé i difensori avversari e che la butterebbe anche in rete… Proprio quello che da qualche anno era desaparecido a Casa Milan. Gonzalo è già un idolo.

Come passa veloce il tempo: da Cutrone che chiedeva al Pipita di fare una foto con lui, ad averlo come uomo assist per la vittoria. Crederci sempre fino all’ultimo respiro ed essere al posto giusto al secondo giusto. Chi ha recuperato palla per l’azione del 2 a 1 ? Un tale che di cognome fa Gattuso!

Tra la mano di Zonzi e il piede di Higuain alla fine ci pensa Cutrone.

Vincere all’ultimo è merce rara al giorno d’oggi.

Solo i tifosi veri riescono a capire le emozioni che regala questo sport.

Diavolo vivo fino alla fine! Reazione da vero Milan.

Finalmente una sosta serena.

 

 

 

 

 

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