La Regola Del Tre Per Due

Tre

Che Diavolo di Milan… fluo! Ma che fatica!

Non ci piacciono le partite facili. D’altronde non siamo più abili a giocare in scioltezza neanche quando la strada sarebbe in discesa. Vantaggio e poi giù e su!

I Ciociari hanno quella voglia che noi a lungo abbiamo tenuto nascosta: loro sì che giocano a calcio, senza fare il catenaccio da provinciale.

Il fatto è che quando manca concentrazione si perde la solidità. Dal canto nostro, prima distratti, poi indomiti.

Ritmi alti allo Stirpe! Quando arrivano i Soulè di turno soffriamo all’inverosimile e quando non abbiamo la palla andiamo in crisi.

Subiamo il gioco avversario: in questa arte sì, siamo maestri. Dobbiamo una buona volta imparare ad essere più corti, con i reparti più vicini e a perdere meno palloni.

Troppo spesso la nostra qualità non si vede, però se uno come Leao accende la luce, tutto il Milan si illumina.

C’è da dire che in un’altra arte eccelliamo: provocare rigori, con l’aggravante di avversari sempre glaciali dal dischetto.

Da Udine a Frosinone stessa storia – stesso Milan: tre punti che hanno dell’incredibile, arrivati quando le speranza erano ridotte ai minimi termini. La forza mentale è quell’arma che ti permette di ribaltare partite compromesse.

Se l’attacco va che è un piacere, la difesa però imbarca acqua. Come è possibile che per vincere dobbiamo segnare tre gol a partita?!

Siamo il secondo miglior attacco della serie A ma abbiamo una difesa da squadretta. Preoccupa la facilità con cui incassiamo gol da chiunque.

Assurdo poi che dobbiamo aspettare di andare sotto per iniziare a giocare e per tirare fuori il carattere.

Il ritorno di Bennacer potrebbe aiutare molto la difesa: già a Frosinone il suo ingresso in campo ha cambiato il volto della squadra.

C’è poi il killer instinct del jolly Jovic che non sorprende più: basta qualche minuto per risultare decisivo.

Si conferma l’utilità della panchina di qualità che porta gol pesanti, soprattutto alla voce rimonte.

Certo che dover assistere a spettacoli così rocamboleschi in continuazione ci mette tutti a dura prova.

Comunque nel 2024 il ruolino di marcia non è da buttare nonostante prove non esaltanti. Tra l’altro ad oggi abbiamo gli stessi punti dell’anno scudetto 2022.

Stride piuttosto non aver portato a casa a fine 2023 risultati che potevano essere vittorie facili.

Ahi, ahi Maignan, ultimamente sei meno tranquillo: qualche gol avresti potuto evitarlo; mi sorprende vederti tra i peggiori!

Un tale Giroud è senza dubbio l’MVP: personalità, classe e generosità ne ha da vendere, ci trascina da lottatore ed è già nella galleria dei 9 della nostra storia.

Olli, Olli non abbandonarci la prossima stagione: rimani con noi fino alla fine della tua carriera. Abbiamo bisogno di te in campo e fuori. Poi penseremo a chi metterti vicino come giovane attaccante.

Il cuore rossonero di Olivier si vede anche su Instagram con il post: “Non mollare mai. Crederci sempre”

Sarebbe bello vedere Sinner a San Siro per Milan Napoli dopo la rinuncia a Sanremo!

 

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2 Comments

  • Un altra partita da cardiopalma…ormai ci siamo abituati. Qualcosa nella testa della squadra non va. Non e’ normale disconnetterci ogni volta . Altro che ” mental coach” qui ci vuole uno psicólogo in gamba. Iniziando da Maignan che a me sembra non sía sereno. Non discuto le sue capacita’ ma credo che dopo Udine qualcosa e’ cambiato. Purtropo Pioli non e’ in grado di motivare la squadra ed e’ per cio’ che subiamo questi alti e bassi nella stessa partita. Un bravo a Jovic che sta actuando da salvapartite. E bravo anche a Giroud che e’ stato un tuttofare davanti. L’ obbiettivo e’ blindare il 3′ posto e chissa’, dopo la sconfitta di ieri magari superare la Juve. Ad maiora e sempre Forza Milán!

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