C’é Solo Capitan America

L’urna del sorteggio era stata benevola ma non c’è mai da fidarsi di questo Milan… né carne né pesce.

Avremmo potuto rendere il ritorno a Praga una bella gita, se solo la concentrazione fosse stata costante; invece i cali di tensione hanno fatto la differenza.

Così ci toccherà faticare il doppio contro una squadra modesta sì, ma che in inferiorità numerica ci ha dato un gran filo da torcere. Siamo sembrati, noi, a più riprese, quelli con un uomo in meno!

Abbiamo giocato al rallentatore, con uno sterile fraseggio in orizzontale e così chi ne ha beneficiato è stata la squadra Ceca, che ha potuto giocare come meglio preferiva.

Anche i movimenti senza palla non c’erano e quando capitava che si provassero erano a vuoto. Non parliamo poi della gestione del gioco e della maturità.

Eravamo molli, apatici e senza voglia di vincere. Ragazzi, vi divertite a subire due gol a partita? Solo noi riusciamo in quest’impresa, nonostante l’uomo in più.

Pioli, abbiamo non uno, ma molti problemi! Non sappiamo più vincere senza soffrire. Non c’è dinamismo, inventiva, la manovra non è fluida.

Ormai è chiaro come questa squadra si affidi solo alle fiammate, spesso di Pulisic, e di Leao quando abbia voglia di calarsi nella parte.

Si ripete il triste ritornello di questa stagione: gol segnato da noi e, a seguire, gol degli avversari a causa di nostre imperdonabili amnesie. La difesa fa acqua da tutte le parti.

Sorprende essere arrabbiati dopo una vittoria con quattro gol all’attivo ma limitarsi a leggere solo il risultato non rende giustizia a quanto visto in campo…

C’è il rischio che i due gol subiti pesino molto al ritorno: dovremo sudarci la qualificazione là! Conoscendo i nostri eroi, per passare il turno ci vorrà ben altro spirito, lo Slavia venderà cara la pelle.

Salviamo il salvabile: abbiamo imparato a segnare da corner!

E per fortuna Pulisic c’è, cerca gli spazi dove creare pericoli e ancora una volta con il suo scatto decisivo tiene aperto uno spiraglio: è lui il nostro migliore in campo.

Chi dovrebbe fare le sgroppate sulla fascia come un treno ad alta velocità e dare la carica, il nostro Theo, invece non è pervenuto, anzi, ha spento il motore.

Fanno specie i commenti post partita dei nostri giocatori: all’unisono affermano di non essere contenti. Scendere in campo con la giusta concentrazione, no?

Altro che il “noi vogliamo undici leoni!” invocato dai tifosi: ci vorrebbero delle belve indiavolate in campo.

E per rimanere in Europa servirà ben altro.

Comunque prima ci tocca l’Empoli.

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4 Comments

  • Commento ottimo Marta e ampiamente condivisibile. Aggiungerei che ormai e’ palese l’ assenza di un motivatore. Saro’ ripetitivo pero’ e’ necessario un allenatore che abbia anche carisma. Credo di essere stato chiaro…..Sempre Forza Milan!

  • Marta, come al solito hai ragione. Ieri si e’ visto un Milan senza immaginazione, noioso, passando la palla laterale senza senso e senza intelligenza , con amnesia difensive che raggiungevano anche il nostro portiere. Come suggerisce Danilo, sembra mancare la personalita’ di un allenatore che dia un carattere definitivo a questo Milan. Sempre Forza, ma dall’America, non mi piace

  • Una delle più brutte partite viste negli ultimi anni credo…
    In undici contro undici meglio loro indubbiamente.
    Di positivo rimane solamente il risultato e l’apporto del solito tifo rossonero che non ha eguali nel mondo…tutto il resto e’ noia come una famosa canzone.
    Sempre e comunque FORZA MILAN

  • Sono un inguaribile ottimista convinto che a livello di singoli non siamo inferiori a nessuno.
    Però, però… sono uscito dallo stadio con l’amaro in bocca nonostante il risultato e non tanto per il risultato.
    Abbiamo assistito a una partita soporifera, con le solite amnesie sulle ripartenze degli avversari e senza un minimo di iniziativa quando abbiamo palla.
    E, poi, come al solito, ci siamo dovuti sorbire cambi francamente incomprensibili.
    Sono arrivato al punto da non sopportare più l’allenatore nonostante l’affetto che provo e seguito in qualche modo a provare per lui per quanto fatto in passato.
    Il matrimonio con Pioli è finito da tempo e credo che il primo consapevole di ciò sia proprio Pioli che reagisce perseverando con isterica cocciutaggine quasi a lasciare intendere di voler lasciare il segno. Peccato che sia un segno desolante.
    Chi di noi durante la partita non ha pensato: ma se al posto dello Slavia ci fosse l’Inter?

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