Milan: La Paura Del Neroblu Fa… 92 !

Le corde di un violino erano niente in confronto al mio stato d’anino…

Sembrava che il derby fosse iniziato già da qualche giorno, dal clima che si respirava!

L’attesa per partite così non fa stare nella pelle i tifosi e le vie per stemperare l’ansia sono infinite…

Dall’ascolto dei cori della Sud al risveglio, il giorno del derby, ad un cinemino buttato lì per isolarsi e non pensarci troppo.

Parliamoci chiaro: le stracittadine si giocano per vincerle!

Partire per portare a casa un punticino è già un segnale di resa.

Ci si aspettava finalmente, dopo anni, un derby vivace da entrambe le parti, ma neanche l’ombra.

Concordate anche voi che la differenza l’abbia fatta, oltre al tasso tecnico, la voglia agonistica di provarci?

Due pianeti in antitesi in campo: uno dall’orbita lenta, l’altro velocissimo.

Anche voialtri umani avete visto atteggiamento e approccio  rinunciatario e intimorito, quasi imbarazzante?

E dov’è finito quel palleggio che permetteva fino a poco tempo fa di creare pericoli agli avversari oltre che occasioni da gol?

La troppa attenzione tattica ha condizionato tutta la partita, degenerando in  disattenzione last minute!

Il pallone sembrava scottare; così difficile provare a manovrarlo con ordine e passarselo con più tocchi?

“Non siamo stati pungenti neanche per sbaglio”, parole sacrosante di uno dei tanti tifosi amareggiati.

Emblematica la partita del Pipita: “la solitudine dei numeri primi”.

La paura di perdere spesso porta a perdere davvero. Adattarsi al gioco altrui era già un segnale di resa.

In tanti siamo d’accordo che più coraggio rossonero avrebbe intimorito i “cugini”.

Sembra quasi che il diavolo non riesca a scacciare la latitante paura di tornare grande e che non voglia spiccare il volo verso lidi prestigiosi.

Guida poi, è apparso fin troppo abbagliato dal giallo dei semafori, che, per la verità, non avrebbe stonato anche sul neroblu!

Gli armadi non sono immuni dai cartellini.

Chissà se il prendere gol ad ogni partita è una sindrome più forte di Gigio, il terribile?

“Il vado, non vado” del portiere rossonero è l’indizio della disfatta.

Essere castigati nel pieno recupero, complici disattenzioni di gruppo, è quanto di peggio possa capitare.

Tutto lo stress pre e durante la partita ha avuto ripercussioni notturne con sonni turbati e incubi platino Icardi.

Io, che avrei voluto sognare il Pipita!

Unica nota positiva di quest’inizio settimana è udite, udite: habemus….il presidente della federazione; Gravina c’è.

 

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1 Comment

  • Sono cosi’ incavolata (per l’atteggiamento milanista) e depressa per il gol che preferisco non parlare. Era da tempo che non vedevo un Milan cosi’ rinunciatario!!!!

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