Kakà – Milan: Colpo Di Fulmine

E poi ci innamoriamo di un ragazzino dalla faccia pulita sbarcato a Malpensa nella calura estiva.

È dal Brasile che, un giorno all’improvviso spunta una promessa talentuosa: l’eleganza fatta persona in campo e fuori!

Sarà  stata quell’aria genuina che tu Ricardo hai portato con le prime magie ad Ancona, a colpirci e far scattare subito un bel feeling?

Si narra che Ancelotti e i tuoi compagni rimasero abbagliati ai primi allenamenti.

E pensare che c’era chi ironizzava sul tuo cognome.

Quelle cavalcate, quei gol stupendi ci hanno incantato: avevi un’intelligenza calcistica superiore alla media ed eri dotato di grande talento.

Sul campo hai lasciato il segno con tante prodezze… come non dimenticare il gol in quel derby del 2004 vinto in rimonta o le reti nelle sfide al Mnchester United nel 2007!

È curioso che anche con i riflettori puntati continuassimo a vedere in te il ragazzo della porta accanto!

La tua mano sempre sul cuore, “Smoking Bianco”, dopo i tuoi gol, era il simbolo del legame tra te e i nostri colori, le braccia al cielo erano il ringraziamento a Dio per uno scampato pericolo.

Quanta adrenalina quando cantavamo a squarciagola: “Siam venuti fin qua per vedere segnare Kakà”.

E quel… fantastico Gruppo Bella non solo per Sheva, ma anche per te, trovò modo di sbizzarrirsi dedicandoti gadget appassionati dall’inconfondibile… Kakatevi sotto!

Nel repertorio di “Musica e Magia” anche il pallone d’oro: doveroso per me presenziare, con la cara amica Mivi, quando lo sollevasti trionfante in Duomo.

Ma un brutto giorno anche la tua favola, come già quella di Sheva, ebbe fine senza happy ending.

… Quel maledetto bilancio!

Ci ferisce ancora il fatto che, quella che avrebbe potuto essere una lunga storia d’amore sul campo… sia durata così poco.

Nel lontano Gennaio 2009 il coro più ricorrente allo stadio, così come sotto casa tua, era: “Non si vende Kakà”.

Ricordo come fosse ieri le attese davanti a Milan Channel tra ansia e trepidazione… finché ti affacciasti dalla finestra di via Saffi.

Ma quei giorni furono in realtà il preludio al triste saluto di giugno… Ahi, ahi, Ricky nostro, dalla tua vendita iniziò il declino dell’impero rossonero.

E molti tifosi si allontanarono delusi.

“Gli anni d’oro del grande… Milan” si eclissarono in un attimo, e, incredibile a dirsi, siamo ancora oggi in cerca della retta via.

Come ben sai, infatti, il tuo Milan fatica e naviga a vista.

Sarebbe bello ritrovarti prima o poi a Casa Milan e qualche tua parola ogni tanto ci illude.

D’altronde come hai ricordato proprio pochi mesi fa a Milan Tv: “il Milan nel cuore… con i tifosi fu amore a prima vista…. ho i brividi quando ripenso al Milan”.

La tua carriera avrebbe potuto avere ben altro epilogo e invece, cambiando maglie, non riuscisti più a lasciare il segno, eclissandoti troppo presto.

Caro Ricardo, peccato finire incompiuto!

 

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