Milanissimo

Così arriva la resa dei conti e per i pendolari rossoneri è l’ultimo Frecciarossa disponibile.

Eravamo chiamati a dare un senso alla stagione.

Sapevamo in parte come affrontare i cugini, anche se di un livello superiore al nostro.
Mi aspettavo una prova di carattere e d’orgoglio ma non l’immaginavo così facile.

Ancora una volta Conceicao ci sorprende con le scelte di formazione in attacco!

E la realtà dei fatti dimostra che sono idee valide e azzeccate…

L’inutile Jovic non è poi così inutile! Non avrei scommesso un euro su Jovic decisivo in un derby con vista finale. Avrei puntato su Leao, su Abraham, e invece proprio il giocatore meno considerato diventa uomo copertina. Pazzesco! Questo è il bello del calcio: arrivano gioie da chi meno ci aspettiamo.

Oltre ad essere stato decisivo con i gol, l’indemoniato Jovic non ha dato punti di riferimento all’Inter e si è mosso bene spalle alla porta: ha fatto un gran lavoro sporco. È stata la sua miglior partita in rossonero.

Chi più di tanto non ha potuto fare è stato Leao perché sempre raddoppiato, con Bisseck a fare il supereroe quando provava a scattare.

Jimenez potrebbe essere il Saelemakers di oggi, il giovane è scaltro.

Reijnders, per non sbagliarsi, ha timbrato ancora il cartellino con una gemma delle sue, è davvero un centrocampista box to box di alto livello. La sua intelligenza tattica è merce rara, è completo.

Pulisic si è visto meno in fase decisiva ma in fase di non possesso ha dato un grande contributo.

Abbiamo giocato con la difesa alta e siamo riusciti a mettere spesso i neroblu in fuorigioco, oltre ad aver scompigliato i loro piani.

È così che si è anche ritrovato lo spirito di sacrificio necessario per affrontare avversari tanto blasonati.

L’autostima c’è e, a cascata, amor proprio ed orgoglio, oltre a consapevolezza e determinazione.

Bastava essere solidi, efficaci e propositivi per chiudere in bellezza il derby e ci siamo riusciti.

Abbiamo fatto nostra una delle frasi mantra di Papa Bergoglio: “nella vita come nel calcio, bisogna giocare di squadra”. Ci siamo ispirati a lui, ora che è tifoso lassù.

Ed ecco che finalmente siamo stati squadra, impresa che in stagione ci era riuscita poche volte. Abbiamo giocato da Milan.

Dí sorpresa in sorpresa succede che Calhanoglu non ci impensierisca neanche un po’; privato anche del possibile recupero.

Abbiamo imparato l’arte e l’abbiamo messa da parte, facendo tesoro delle pecche di questi mesi.

Rientra tra le partite perfette della nostra storia: concentrazione, continuità dall’inizio alla fine e attenzione ai dettagli, superiorità in campo.

Un derby tondo e senza patemi d’animo non capitava da tanto tempo, e dimostra che siamo forti davvero.

Perché non siamo riusciti a giocare così contro chiunque?

Ci siamo o ci facciamo? Come ce lo spieghiamo? Il rammarico e i rimpianti per la classifica sono oggi ancora più grandi.

Fa male vedere che, quando vogliamo impegnarci veramente, qualcosa a casa portiamo.

È dura da digerire trovare una squadra con queste potenzialità solamente nona in campionato.

Tutti i milanisti si chiedono come mai poche volte in stagione abbiamo giocato all’altezza dello stemma che tifiamo.

Nei derby non c’è mai stata storia e aver o pareggiato o vinto ne è la conferma.

Non è da tutti mettere in difficoltà il piangina per eccellenza e Sergio ce l’ha fatta.

La finale sarà ancora più difficile ma dobbiamo provarci per andare in Europa.

Conceicao è riuscito nell’impresa di farci disputare due finali, come non capitava da molto tempo….

La stagione è stata disgraziata e dannata, un incubo continuo, ma un lampo è arrivato dai derby che hanno risollevato il cuore.

Diamo ora un senso all’epilogo, nella finale.

”Unico amore sei”, con il cuore rossonero in fiamme.

 

 

 

 

 

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4 Comments

  • Marta e cari amici: hai tanta ragione!! Io non lo poteva credere!! I miei urli dalla Florida si ascoltavano a Milano!!! Ho “perso” il mio cognato a Roma (interista fanatico). Vi giuro quando Jovic ha fatto il primo gol pensavo che sbagliavo; il secondo , non vi dico, e il gol di Reijnders e’ stato una meraviglia. Peccato che Pulicic era un po’ spento; e Dio benedica Mike Maignan per quel tiro al volo fermato!!! Forza grande Milan!!!

  • Il calcio cara Marta non e’ una scenza esatta. E il Milán di quest’ anno e’ un caso da analisi e studio di psicología. Non e’ normale aver buttato vía una stagione con prestazioni da arresto inmediato e poi improvvisamente, come se avessimo ricevuto una scossa elettrica, fare prestazioni quasi memorabili come quella di ieri. Mi piace leggere I commenti degli interisti che dicono che la Coppa Italia e’ in fondo una coppa minore per squadre minori. Beh, allora perche’ parlavano fi triplete? Con cosa volevano farlo? E serpeggia gia’l’ idea di rischiare di non vincere nulla…Ora, se la fórmula mágica 3-4-3 funziona, facciamola funzionare anche col Bologna. Dopo di che, a fine stagione cerchiamo ( la dirigenza) di fare I seri e fare scelte oculate. A propósito, quando finisce la soap opera della scelta del DS?? Facciamo I seri, per favore. Sempre Forza Milán!

  • Beh, cosa dire. Dallo scoramento al gasamento è stato un attimo! E’ bellissimo!

    PS. Ero così teso che non ho avuto il coraggio di guardare gli ultimi 10 minuti e, così, mi sono perso il terzo gol

  • Quanti rimpianti..bastava uno psicologo che lavorasse sulla CONCENTRAZIONE e la consapevolezza di giocare “assieme” …(anche un pizzico di fortuna e qualche episodio favorevole…)
    Bella la reazione del 2.do tempo che messo ko i cugini!
    Grazie Milan , ora non deluderci piu’
    Ciao a tutti

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