Dramma Milan: dal rosso al nero in 24 ore

Basta poco a far cambiare l’umore nel giro di poche ore… figurarsi quando si tratta di un giorno intero!

Matrimoni e allegria sono per me un binomio scontato, così come tifare rossonero e uscirne regolarmente frustrata, sull’orlo di una crisi di nervi.

Quante volte negli ultimi anni un ritornello è suonato alle mie orecchie: “Quando mai sono diventata così tifosa”?
“Un piccolo grande amore” più forte di me… consapevole però che non si può vivere di soli ricordi. Hai voglia di rievocare con nostalgia le emozioni di serate brillanti, insieme ad amici ritrovati in occasioni importanti…
Il rossonero a sfondo di scenari mutevoli. Ma il presente sfreccia inesorabile davanti, come una Ferrari a Monza.

Dal clima allegro e spensierato di un ricevimento di nozze in una scenografica cornice alla tensione e successiva rabbia, precipitata in disperazione, sugli spalti della “scala del calcio“, il passo è breve. Un tour de force divertente in mezzo ad amici e danze che si fa cupo il giorno successivo, al calare delle tenebre, uscendo scuoiata dalle mura non più amiche del mio stadio.

Va in scena un melodramma ai limiti dell’inverosimile.
Nero a chiudere le finestre sulla notte e rievocare fantasmi recenti.

La confusione è su un rettangolo verde con scene da mettersi le mani nei capelli.
Cambiano i fattori ma il risultato no. Mediocre non deve far rima con Milan
Rosso e nero: bell’abbinamento stilistico ma sul campo recentemente stona.

Rossa passione che conduce a umore nero…
Quando troveranno una cura per i malati di calcio sarà una liberazione!

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