Da Kilpin Al Fondo Elliott: 120 Milan!

Caro vecchio Milan,

Come passa veloce il tempo… compi già 120 anni!

E proprio in questa data così importante vorrei svelarti cosa rappresenti per me.

Sei una grande passione! Smettere di pettinare le bambole per seguirti fedelmente è stato un impulso istantaneo, un colpo di fulmine tale da farmi perdere il bene dell’ intelletto!

E da allora… ne ho combinata una più del Diavolo.

Trasferte in Italia ed Europa, cultura letteraria rossonera, serate con in agenda solo Milan.

A continuare: due tesi di laurea, una camera tappezzata di rossonero, e, last but not least, un blog a te dedicato… se non è vera passione questa?!

Ricordo ancora, come fosse ieri, l’emozione della mia prima alla “Scala del calcio”.

E poi due padre putativi in questa crescita, Papà e Simo, che mi hanno passato la malattia!

Sai caro Milan c’è anche chi, per vedere la tua prima finale di Champions, bigiò la scuola…

Come mi ha insegnato Simo, tifoso di lungo corso, si resta fedeli alla squadra anche nei momenti bui e negli anni di sofferenze.

Ho incominciato a macinare notti insonni per te, dopo emozioni e delusioni!

Eri un piccolo grande amore: quanto tempo è passato da quel giorno.

Altro che donne e pallone due mondi in antitesi! Fuorigioco, trequartista, bomber: il mio vocabolario.

Che bello ed emozionante aver condiviso con tanti amici di sempre questa passione per te.

Il primo anello blu è ormai una seconda casa, lì dove il tifo è caldo.

Ho memorizzato in fretta il coro: “Forza lotta vincerai non ti lasceremo mai”, tra gli spalti e poi a Manchester quel 28 maggio 2003…

Ricordo poco prima l’elettrizzante sfida contro l’Ajax del 23 aprile, tra esaltazione e scivolone dai gradini del primo blu, con relativa perdita di occhiali.

Ah… Se ci fosse stato il VAR avrebbero rivisto quel gol per ore. Ne fu protagonista un tale Pippo… arrivato dalla Juve con scetticismo ma entrato in fretta nel cuore dei milanisti.

Tra le tante epiche notti, quella del 2 maggio 2007 rimarrà più unica che rara, sotto una bomba d’acqua, con CR 7 annichilito da Oddo e Gattuso, senza toccare palla.

E l’inseguimento al pullman scoperto con la squadra che girava per Milano o la corsa per vedere Kakà alzare il pallone d’oro in Duomo.

Né dimentico i festeggiamenti per gli scudetti, seguiti a stagioni di scaramanzie pre partita.

In mezzo, anche qualche delusione cocente ed inattesa, vissuta davanti alla tv o ahimè dal vivo.

120 anni: quanti ricordi e quanti dvd per colmare la memoria dell’epopea olandese, degli anni di Sacchi e Capello.

E che dire di Nordahl, il Pompiere, epico attaccante, che nemmeno Sheva è riuscito a battere?!

Formidabile la dinastia dei Maldini; indimenticabile l’immagine di papà e figlio che alzano la coppa dei campioni nel cielo d’Inghilterra! E non è finita qui…

Una storia rossonera unica anche per la lunga militanza di capitani nella squadra: dai Maldini appunto a Gianni Rivera, a Franco Baresi.

Come era nobile la tua Sala delle Coppe in via Turati 3.

Ora il museo di Casa Milan esercita un fascino più grandioso: potrebbero arruolarmi come guida, dopo tutti i visitatori che ho portato.

Quanta nostalgia oggi per chi non c’è più e ha condiviso con me tanti momenti.

Meraviglioso aver accompagnato nella crescita come tifoso rossonero un fantastico amico fraterno: ne abbiamo vissute tante insieme, accomunati da questa passione contagiosa.

Sai caro Milan, sei riuscito ad emozionare anche la mia nonna!

Ora sarebbe però il momento di rinverdire questa centoventennale storia, per non continuare a vivere solo di ricordi.

I tuoi 120 anni cadono in un momento non proprio idilliaco…

Da troppo tempo la squadra naviga in posizioni da medaglie di legno o ancor meno nobili e fatica a ripartire, messa alla prova da ripetuti cambi societari.

Nel 1986 eravamo stati salvati sull’orlo del baratro da un Berlusconi che sarebbe presto diventato il Presidente più vincente.

In tempi recenti abbiamo rischiato di cadervi di nuovo!

L’Europa, che ti ha visto trionfare in lungo e in largo, dovrà tornare ad essere il tuo habitat.

Abbiamo una storia prestigiosa alle spalle e tifosi ovunque nel mondo.

Che bel regalo ti eri fatto per il centenario con la nascita del primo canale tv tematico di una squadra italiana.

120 è un bel traguardo da cui ripartire verso nuovi orizzonti.

Written By
More from © Marta Baudo

Ahi Ahi Milan: Bonus Esaurito

Se credevamo che il Milan avesse finalmente fatto il salto di qualità,...
Read More

4 Comments

  • Grandissima Marta!! Mi sono emozionato alla lettura di questo post.
    E pensare che potevamo conoscerci fin dalla triste serata di Istanbul… parlando con tuo papà ho scoperto che io e mio figlio eravamo seduti qualche gradino sotto di voi.
    Nell’intervallo, sul 3 a 0, a cantare con Joe Squillo “Andiamo a Yokoama, andiamo a Yokoama”
    Comunque avanti tutta e Forza MILAN sempre.

  • Bello e quasi emozionante.
    Un unico neo, secondo me, comune a molti che hanno dimenticato il più forte 10 che ha insegnato il calcio moderno a tutti i fenomeni che sono arrivati dopo, il primo vero “olandese” del Milan: Schiaffino

  • Emozione allo stato puro!
    Leggendolo ho rivissuto tutte le emozioni provate in questi anni passati al fianco del nostro Milan, nel bene e nel male la passione non tramonterà mai!!!

  • Carissima Martuccia: bellissimo! Mi hai fatto piangere! Come straniera non posso davvero condividere tutto che tu hai vissuto, ma capisco bene come ti senti. Grazie per ricordarci tutto che e’ il Milan!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *