Che Panchina Prodigiosa L’Italia !

Siamo un paese per millenials! “Siamo i ragazzi di oggi…”. Ma capita che troppe idee mandino la mente in cortocircuito.

Siamo giovani, alcuni alla prima esperienza, con pochi giocatori che si prendano la responsabilità di fare la giocata decisiva ma comunque con tanta voglia e orgoglio. Forse per molti azzurri la mancanza di abitudine a sfide da dentro fuori ha portato in campo un po’ di quella preoccupazione e timore che prima erano sconosciuti. L’Austria ha imbrigliato molto bene l’Italia ma alla fine abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo.

E poi nel calcio ci sono cambi e cambi… alcuni incidono assai e fanno svoltare le partite.

Chiesa, è lui il vero fuoriclasse azzurro, con un gol capolavoro; ora non solo ha castigato i rossoneri ma… anche i rossi austriaci. E poi il motorino Spinazzola si diverte a tracciare la strada sulla fascia, portando a casa il premio di migliore in campo. Che dire della rivelazione Pessina? Convocato e arruolato all’ultimo minuto per la defezione di Sensi, si sta rivelando un talento. Riusciremo a riportarlo in rossonero? Sarebbe un valore aggiunto alla rosa, un ragazzo dalla faccia pulita con doti importanti, per di più starebbe a pennello  nel progetto Elliott.

A lungo il padrone del campo è stato l’equilibrio e Wembley spettatore di un calcio non degno di uno stadio così prestigioso, ma poi il  cielo si è tinto di azzurro sopra Londra.

Sulla carta la sfida contro l’Austria poteva sembrare una passeggiata e invece ha dato grande filo da torcere, per di più senza velocità azzurra contro un avversario rognoso che non faceva respirare e impediva il gioco altrui: abbiamo provato i primi brividi della sofferenza vera. L’Austria non aveva niente da perdere!

Ora dovremo assolutamente alzare l’asticella: affronteremo un avversario blasonato: un quarto di finale che assomiglierà ad una finale. D’altronde, se si vuole arrivare in fondo, si devono superare ostacoli impegnativi, lottando con le unghie e con i denti. La storia insegna: per non andare troppo lontano… nel mondiale del 2006 le prove contro i padroni di casa e non solo fecero scattare la spinta decisiva.

Come ad ogni Europeo o Mondiale che si rispetti, l’enfasi dei telecronisti di Sky è protagonista anche in momenti di calma assoluta, forse per dare vivacità a partite che si presentano più scialbe.

Avere un gruppo motivato e affiatato fa la differenza, ancora di più in un mese di sfide decisive: questo collettivo rema dalla stessa parte e Manicini è abile a coinvolgere tutti.

Forza azzurri, continuate a farci emozionare e sognare, lasciatevi trasportare dall’ incoscienza della gioventù, ma siate consapevoli delle difficoltà sul cammino.

 

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3 Comments

  • Condivido a pieno, Marta. Aggiungo che bisognerà essere camaleontici adattandosi all’avversario fermo restando l’imposizione della nostra identità calcistica otre che contate veramente su tutti !.

  • Che gusto sarebbe eliminare il Belgio per vedere la faccia di Lukaku….Forza Azzurri, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare…..

  • Italia sofferente, ma decisamente più unita, concreta e soprattutto cinica nel cercare e trovare la vittoria. Dovranno (forse) preoccuparsi più i belgi di incontrare gli azzurri che non il contrario 💚🤍❤️

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