Notti d’Europa, notti da ex

Quanti incroci di sguardi e scambi di battute con gli amici  nel pre partita, sui gradini dello stadio, auspicando una notte da vero Milan.

E invece torniamo sul pianeta terra ! Basta una partita europea di alto livello per mostrare i limiti di questo Milan, e l’assenza di un attaccante decisivo alla Shevchenko.

Sembrava tutto troppo facile.

Chissà se i giocatori rossoneri hanno deciso di incrociare i piedi per essere solidali con lo sciopero nazionale?!

O forse l’inesperienza in Europa e la beata gioventù hanno pesato più del previsto ?

Qualcosa è di fatto avvenuto … Il freno a mano era tirato. Scarichi, slegati, storditi.

Basterebbe avere in panchina uno a caso, il Ricky Kakà delle notti magiche da pallone d’oro, vero Simo?

Un dato fa comunque riflettere. L’Arsenal arrivava da un periodo negativo e prendeva gol da tutti.

Ma altro che in crisi! Dal centrocampo in su dicono la loro, e sono una signora squadra. Noi campioni invece nel rianimare Wenger!

Il ruolo di Milan favorito, tanto sbandierato sui media, ha fatto male. Forse ha lasciato credere ai giocatori che qualcosa di positivo sarebbe successo.

O, al contrario, potrebbero essere stati privati della spensieratezza obbligatoria in simili occasioni.

Brutto incidente di percorso?! Aiuterà nel processo di crescita e nel farsi trovare più pronti in futuro. Non si matura in un giorno.

Per due mesi ogni rimpallo era andato a nostro favore e i compagni si sdoppiavano agli errori altrui. Stavolta siamo stati surclassati dalla tecnica dei gunners.

Le alchimie create e collaudate in inverno sembrano svanite al primo giorno di mezza primavera.

Un San Siro vestito a festa ha provato a spingere i ragazzi fino all’ultimo, anche sotto di due gol. L’amico Dodo era convinto come me che un gol, prima della fine, l’avremmo segnato ma … ci credevamo più noi tifosi sugli spalti che i nostri beniamini in campo.

Alla fine la squadra è stata comunque applaudita, in puro stile british.

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