Milan: s.o.s. vittorie !

La musica appartiene alla nostra vita accompagnando momenti belli e momenti tristi. Ognuno ha la sua canzone del cuore. Le parole delle canzoni possono diventare chiavi di lettura per riflessioni più generali.

Capita che alcuni motivi musicali famosi si trasformino addirittura in divertenti cori da stadio. Uno su mille è il “Sarà perché ti amo…tifiamo”.

E cosa vi suggerisce: “Come mai, ma chi sarai, per fare questo a me. Notti intere ad aspettarti, ad aspettare te. Dimmi come mai, ma chi sarai per farmi stare qui. Qui seduto sugli spalti, pregando per un gol”. Appunto, il gol, che non arriva! L’astinenza crea mal di pancia nei tifosi e sfiducia in campo.

Un mese senza vittorie sembra un’eternità. E pensare che Milan Genoa, a detta non solo mia, ma da più voci ultras rossonere, poteva essere la partita giusta. Sprazzi di gioco sono comparsi ma il golletto scintilla cambia stagione non è pervenuto.

Arrivando allo stadio, era tutto un elucubrare tra amici sulle possibili soluzioni alla crisi rossonera. Siamo d’accordo che il potenziale di questa rosa andrebbe valorizzato meglio? E che i cambi, questi sconosciuti, si possano effettuare non solo a ridosso dei finali di partita?

Chissà poi come mai, uscito Bonucci, la squadra ha difeso più compatta, senza far sentire l’uomo in meno, anzi. Ma… il Milan non è la Juve e, in inferiorità numerica, vince le partite una tantum (Bologna 2017). Se andiamo avanti a stupidità (Rodriguez nel derby) e follia (Bonucci vs Genoa), ci facciamo male da soli. Siamo nel 2017, le televisioni vedono di tutto e di più. La VAR ha l’occhio clinico. Il capitano avrebbe dovuto saperlo!

Certo, se la VAR funzionasse non solo a senso unico, la strada diventerebbe a doppio senso. Il rigore su Bonaventura, chiaro “come il sole a mezzogiorno”, sarebbe arrivato senza dubbi.

Cambiare troppe volte modulo e uomini non aiuterà i giocatori in campo ma è un dato di fatto che tutto continui a girare storto. Il colpo di fortuna o l’elemento a favore sul terreno di gioco non si vedono almeno dalla scorsa stagione.

Se pensiamo agli attaccanti delle squadre forti italiane, sfondiamo una porta aperta. Amici, senza un vero goleador la rete non verrà gonfiata a ripetizione. Avercene di Immobile, Dybala, Icardi, Dzeko, Mertens. Altro che Kalinic: non sembra essere l’uomo giusto nei momenti decisivi.

Chievo fuori e Juve a San Siro dove ci porteranno? “Dov’è la vittoria” ?

“Ora tutto quanto lo stadio canterà per te Milan devi vincere”.

Written By
More from © Marta Baudo

La Dura Legge Di Re Zlatan

Bentornato campionato, e ben ritrovati i primi tifosi sugli spalti. Tra loro,...
Read More

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *